

Glaucoma
Il glaucoma è una delle principali cause mondiali di cecità irreversibile. Si tratta di una patologia multifattoriale che riconosce come principale, ma non unico, fattore di rischio l'aumento della pressione intraoculare.
Cos'è il glaucoma?
Il glaucoma è una neuropatia ottica generalmente bilaterale caratterizzata da un aumento dell'escavazione del disco ottico, riscontrato nel corso dell'esame del fondo oculare. A ciò si aggiunge la perdita delle cellule ganglionari retiniche e dei loro assoni, che rende conto della riduzione del campo visivo del paziente.
Le cause del glaucoma sono multiple e la patologia è infatti il risultato dell'interazione tra fattori genetici e ambientali, non ancora del tutto noti.
Diagnosi
Un ruolo cruciale nelle diagnosi è svolto da un attenta visita oculistica con misurazione della pressione intraoculare (IOP) e dalla valutazione della papilla ottica e delle fibre nervose all'esame del fondo oculare.
Un ruolo importante viene poi giocato dall' OCT RNFL e cellule ganglionari, che permette di effettuare una valutazione oggettiva del danno mediante l'utilizzo dell'interferometria a coerenza ottica.
Altro esame cardine nel monitoraggio del paziente è poi l'esame del campo visivo, metodica soggettiva (richiedente la massima collaborazione da parte del paziente), che permette di andare a valutare l'estensione del danno campimetrico, monitorandone l'evoluzione nel tempo.
Infine, ma non meno importante, la gonioscopia, che permette di andare a distinguere l'eziologia del glaucoma (angolo aperto o chiuso).
Terapia
La terapia è strettamente dipendente dalla tipologia di glaucoma.
Le forme ad angolo aperto si avvalgono dell'utilizzo di colliri ipotonizzanti e/o terapia laser in prima battuta e di un approccio chirurgico nelle forme resistenti o laddove vi sia una scarsa tolleranza alla terapia medica.
Le forme ad angolo chiuso, invece, posso prevedere l'utilizzo di colliri miotici (quali la pilocarpina) oppure il ricorso a tecniche laser quali l'iridotomia o l'iridoplastica oppure di tecniche chirurgiche nelle forme resistenti o avanzate.
Fattori di rischio
Si tratta di una patologia a carattere multifattoriale che riconosce tra i principali fattori di rischio: una pressione oculare (IOP) > 21 mmHg, la familiarità (genitori, fratelli, zii, nonni...affetti da glaucoma), l' età > 40 anni, la miopia, un' anamnesi positiva per iper o ipotensione sistemica, il diabete mellito, le emicranie ed il fenomeno di Raynoud.
Sintomi
Privo di sintomi nelle fasi iniziali, ciò è dovuto ad un andamento asimmetrico nei due occhi che fa si che l’occhio meno danneggiato compensi la perdita subita dall’altro. Il paziente è quindi ignaro della malattia sino a quando, nelle fasi avanzate, sperimenta una progressiva e grave compromissione del campo visivo come conseguenza dello sviluppo di un danno permanente al nervo ottico. Per tali caratteristiche il glaucoma si è guadagnato l’appellativo di “ladro silenzioso”.
Classificazione
Il glaucoma viene classificato in base alle caratteristiche dell'angolo irido-corneale in forme:
- ad angolo aperto
- ad angolo chiuso
Ulteriormente suddivise sulla base dell'eziologia in forme:
- primarie
- secondarie
Una particolare considerazione va poi fatta nel caso del glaucoma congenito, dove l'ipertono si manifesta ancor prima della nascita. I segni della patologia nei neonati sono rappresentati da arrossamenti oculari, fotofobia, lacrimazione, opacità corneale da rotture della descemet od un aumento di dimensioni della cornea.