La Cataratta
La cataratta costituisce la principale causa di cecità reversibile al mondo interessando più di 20 milioni di individui. Si caratterizza per un opacizzazione del cristallino che con un potere diottrico di circa 17 Diottrie costituisce il secondo mezzo diottrico oculare dopo la cornea.
Fattori di rischio
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Eta avanzata: l'invecchiamento è la principale causa di formazione della cataratta come conseguenza del prolungato stress ossidativo ai danni delle proteine del cristallino
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Patologie metaboliche: numerose sono le patologie metaboliche in grado di causare la formazione della cataratta, tra queste un ruolo di primo piano è giocato dal Diabete Mellito.
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Fumo di sigaretta
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Farmaci: fenotiazine, miotici, corticosteroidi, amiodarone, statine, tamoxifene
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Familiarità per forme congenite
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Traumi oculari: traumi fisici, chimici, da radiazioni o elettrici.
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Uveiti: iprolungato stress ossidativo causato della tempesta citochinica legata al perdurare dell'infiammazione.
Sintomi
I sintomi della cataratta, data l'evoluzione lenta della patologia, si instaurano gradualmente e spesso il paziente ne diviene conscio solo nelle fasi avanzate, comprendono:
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Riduzione dell'acuità visiva, avvertita come difficolta nella visione per lontano e/o per vicino, soprattutto la sera.
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Ridotta sensibilità al contrasto
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Fenomeni di abbagliamento, quando si osservano sorgenti luminose
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Miopizzazione, con necessità di modificare frequentemente le lenti
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Diplopia monoculare: visione doppia che persiste anche chiudendo uno dei 2 occhi.
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Diagnosi
La diagnosi viene posta mediante un attenta visita oculistica. Questa è un percorso a tappe che parte dal racconto del paziente (anamnesi), passa per la misurazione del visus e della rifrazione e si conclude con l'esame a lampada a fessura.La valutazione della motilità e del tono oculare completano il percorso diagnostico.
In alcuni casi saranno poi necessari ulteriori approfondimenti strumentali (OCT, topografia, fluorangiografia, aberrometria) per escludere patologie associate che possano compromettere il recupero visivo dopo l'intervento di cataratta.
Infine, la valutazione preoperatoria comprende una serie di esami strumentali che ci aiuteranno nella programmazione chirurgica e nella scelta della IOL da impiantare. Questi comprendono la biometria ottica e/o ad ultrasuoni e la biomicroscopia endoteliale.
Terapia
La terapia della cataratta è essenzialmente chirurgica, diversi sono gli interventi eseguibili:
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FACO + IOL: l'intervento maggiormente esguito al mondo è la facoemulsificazione con impianto di IOL (lente intraoculare). Questo prevede la progressiva frammentazione del cristallino catarattoso, mediante l'utilizzo di ultrasuoni, e l'aspirazione dei frammenti cosi creati. L'intervento si concludera con l'impianto di una IOLall'interno del sacco capsulare. In tale tecnica le incisioni e la capsuloressi vengono eseguiti a mano mediante l'utilizzo di bisturi e ferri chirurgici.
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FLACS + IOL: una variante dell'intervento sopra descritto che prevede l'utilizzo di un laser a femtosecondi per la preazione degli accessi chirurgici e della capsuloressi. Ciò consente di aumentera e standardizzare la precisione dei tagli e di inizare la frammentazione del cristallino, riducendo la quantita di ultrasuoni necessari. Il risultato è una chirurgia più precisa e più sicura con tempi di recupero più rapidi.
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ICCE, ECCE e SICS: tecniche di estrazione intra o extracapsulare, molto eseguite in passato ma che oggi trovano applicazione solo in casi selezionati dove non sia possibile eseguire la facoemulsificazione.
Una moderna variazione