Oftalmopatia tiroidea
Morbo di Basedow-Graves ed esoftalmo
L' Oftalmopatia tiroidea è una manifestazione oculare della malattia di Basedow-Graves, patologia a carattere autoimmunitario dovuta alla presenza di auto-anticorpi diretti contro il recettore del TSH. Questi causano un aumentato rilascio di ormoni tiroidei con conseguente comparsa di sintomi quali ipertensione, perdita di peso, tremore e debolezza degli arti, vampate di calore, sudorazione, tachicardia o aritmie. Tra i fattori di rischio per lo sviluppo dell'oftalmopatia un ruolo chiave è giocato dal fumo di sigaretta.
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Le manifestazioni oculari della patologia comprendono: iperemia congiuntivale, edema palpebrale, esoftalmo bilaterale, diplopia binoculare (visione doppia), dolore oculare spontaneo o indotto dai movimenti oculari, retrazione palpebrale con secchezza oculare e cheratopatia da esposizione. Nei casi gravi vi può essere una riduzione della vista da compressione del nervo ottico. Tali manifestazioni sono conseguenza dell'infiammazione dei tessuti orbitari quali la muscolatura oculare estrinseca, il grasso periorbitario e le ghiandole lacrimali.
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La diagnosi, oltre che sul quadro clinico e sulla visita oculistica, si basa sullo studio della ghiandola tiroidea mediante il dosaggio ematico degli ormoni tiroidei ed un'accurata visita endocrinologica, sull' eco B-scan, RM e/o TC dell'orbita.
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La terapia si avvale della cessazione dell'abitudine al fumo di sigaretta, sostituti lacrimali, chiusura notturna delle palpebre mediante cerotto, sollevamento notturno del capo mediante tre cuscini e terapia locale mediante colliri FANS, steroidei o immunosoppressori. Utili possono essere poi gli steroidi perioculari o la chirurgia palpebrale, cruciale è il controllo della patologia sistemica mediante farmaci steroidei o immunosoppressori sistemici.
Nuove prospettive terapeutiche sono rappresentate dagli anticorpi monoclonali quali il teprotumumab. Questo, secondo recenti studi, si è dimostrato efficace nel ridurre l'esoftalmo e migliorare la diplopia.